ABOUT ME

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WHO IS THIS GUY?

LUCA BRUNETTI, nasce l’8 febbraio a Livorno.

Appassionato di viaggi e musica non ama definirsi fotografo. Ama semplicemente scrivere con la luce.

Perché la macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio d’osservazione.

Sempre appassionato e affascinato dalle foto inizia a fotografare negli anni ’70 con la Yashica di suo padre e con la propria macchina fotografica regalata insieme alla Polaroid per la prima comunione, che possiede ancora gelosamente nel suo studio.

Si considera un autodidatta. Nel 2000 la sua espressione fotografica ha una svolta e una innovazione grazie alla nuova tecnica digitale. Intraprende una ricerca personale del colore nei riflessi stimolato da quanto sosteneva Oscar Wilde il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile. Foto-grafa con tutto quello ha a disposizione, dall’iPhone alla reflex Canon. La sua ricerca sulla linea e sulla luce lo spinge ad avvicinarsi alle sue tematiche preferite ovvero l’uomo nella sua essenza e la luce espressione di vita.

In fondo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.

Viaggia molto e si appassiona alla streetlife sviluppando una possibilità creativa che lo porta a ri-visitare l’immaginario visivo che lo accompagna ogni giorno. Un ri-percorrere, un itinerario figurativo da tempo tracciato, vissuto in una prima parte di vita passata e proiettata nell’oggi.

Dall’oscurità alla luce, la vita presente, rosso, viola, bianco e nero, aspettando domani. Dalla materia all’energia, sempre sospinto verso una ricerca, per la quale dedica gran parte della sua vita.

Una necessità individuale e intima per cercare delle possibili conferme, per capire meglio.Un cammino figurativo tra foto-grafia e vita quotidiana.

Il bisogno intimo di trovare anche presso la semplice, fissa, parola foto-grafia il senso di raccontare una storia in movimento, con immagini sovrapposte l’una all’altra, tentando con ogni mezzo di foto-grafare.

Scrivere con la luce per Luca Brunetti è un concetto narrativo dentro un concetto visivo. Un movimento di insieme tra immagini e parole, uno studio attorno alla filosofia, la pittura, il cinema, la musica che lo hanno da sempre ispirato. Una continua ricerca su ciò che ha lasciato il tempo, tracce. Un susseguirsi di immagini ispirate dal pensiero di una ombra, dall’immaginazione di una tonalità cromatica, dall’intuizione di una energia. Una testimonianza, un segno particolarmente visivo, per tentare di capire sempre meglio da quale luce si viene, in quale colore si é, verso quale elemento si sta andando.

Perché la luce ci fa vedere, l’inconscio ci fa nascondere.

Ha cercato e sta cercando di capire se stesso tramite la foto-grafia. Foto-grafa invece di parlare, foto-grafa per non dimenticare, per non smettere di guardare e osservare. Considera la fotografia una forma d’arte gratificante capace di sorprendere, divertire ma anche far riflettere e comunicare emozioni.

“L’espressione di un pensiero profondo nel modo più semplice.

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